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Ciao e benvenuti.
Mi chiamo Carla COLOMBO, sono una pittrice e scrivo di poesia, ma, poichè amo tanto l'arte , oltre al mio sito ed ai miei blogs che qui sotto vedete, ho aperto questa Galleria virtuale per dare spazio all'arte di altri artisti. A tutto il marzo 2017 hanno esposto la loro arte su queste pagine virtuali 100 artisti con diverse espressioni artistiche: pittura, scultura, poesia, musica, fotografia ed altro
..e per ora mi fermo qui con un caloroso saluto a tutti quanti. Contattatemi come e quando volete: carla_colombo@libero.it

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giovedì 30 giugno 2011

MATRAXIA ed il suo esprimere "Arte"



Penso di non sbagliarmi se questa volta affermo che  Vi stia cogliendo impreparati , poichè sono quasi certa che l'artista che Vi sto proponendo non sia di Vostra conoscenza,  non perchè non sia nota, specialmente nella Sua terra sicula....ma non solo, ma perchè   è un'artista lontana dal quel che puo' essere il mondo del "blog". 
Ultimamente infatti  ho ospitato diversi artisti che già si propongono  al mondo web attraverso blog e siti vari.
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Maria Teresa Matraxia (in arte MATRAXIA) , così si chiama l'artista che Vi sto proponendo, è la consorte dell'artista scultore SANTO PAOLO GUCCIONE del quale ho già avuto l'onore ed il piacere di ospitare nel   marzo 2010 (uno dei primi artisti presentati)
E' stato lo stesso SANTO PAOLO a chiedermi espressamente che venisse proposta anche l'opera complessiva della Sua signora, già da allora, ai tempi della sua personale, ma avendo in previsione i vari artisti per l'evento dei ritratti, per ovvi motivi di correttezza, ho ritenuto opportuno spostare il suo inserimento ad altra data...e la data è arrivata.
IL   tempo vola,  (frase che è sempre più vera), ed ecco che siamo arrivati dunque al turno della personale on-line di Matraxia.
Non  conosco Matraxia, se non attraverso le Sue opere che ho avuto modo di conoscere proprio consultando il sito di SANTO PAOLO e sfogliando il bellissimo catalogo di Santo Paolo e Matraxia, ma cercherò   di rendere al meglio questa presentazione  dando lustro alle Sue opere

Ecco a Voi dunque
M A T R A X I A 


MARIA TERESA MATRAXIA


E’ nata a Caltanissetta- vive ed opera a Grammichele S.S. 124 C/da Valverde (95042) ct
Tel. 0933-946582-----334-3316623-fax-0933940186-
Diplomatasi presso l’Istituto Reg. d’Arte “Raffaele Libertini” di Grammichele Sez. Tessuto.

Mostre Personali
1971/72/73-Caltagirone-1975-Militello V.C.-1976-Licodia Eubea- 1976-Gela-Palagonia-1977-Ragusa-1978-Caorle(VE)-1980-Caltagirone-1984-Cugliate Fabiasco-Catania-Mirabella Imbaccari-1994-Città di Castello-2000-Caltanissetta-Gela-Vittoria-2001-Grammichele-Caltagirone-2003Caltanissetta-2004 /05-Grammichele-

Mostre Collettive:
Dal 1971 al 2006- Grammichele- dal 1971 al 1976 a Caltagirone-dal 2000al 2006 a Siracusa-2004/05/06-Melilli(SR)-2004-Palazzolo Acreide(SR)-Giardini Naxsos(ME)-2005/06-Caltanissetta-2002 –Biella-
Rassegna stampa :
La Sicilia (CT)-Il Quadrato (MI)-Bolaffi Arte (TO)- Il Subbio- Comanducci-(MI)- Nuovo Sud-(CL)-Giornale di Sicilia(PA)-Corriere di Gela (CL) Antenna 10 Gela (CL)- Video Mediterraneo Modica (RG)- TVR Xenon Caltagirone- TFN-(CL) –Libertà (SR)-L’obiettivo-
Caltagirone-Ecc.
Di Lei hanno scritto:
Piero Vittorino-Francesco Messina- Arturo Messina- Franco Iannone- Enzo Leopardi-
Franco Spena- Domenico Amoroso- Elisabetta Speroni- Rosanna Zaffuto Rovello- Giorgio
Guastella- Giuseppe Leone- Pasqualino Giudice- Ecc.
Sue Opere si Trovano
Porto Veyo Brasile-Lugano Svizzera- Milano- Cugliate Fabiasco- Varese- Bodio (VA) Genova- Ferrara- Torino- Carole (VE) Catania- Caltagirone- Capralba- Caltanissetta-
Comiso (RG) Trapani-Gela- Militello V.C. Città di Castello- Norimberga- Wiesbaden
(Germania) Ragusa- Barcellona P.G. (ME) Ecc.
Referenze:
Galleria d’Arte- Firme d’Autore- Via Manzoni ,88 scala A tel e Fax 095-931547- 95014 Giarre (CT). Cell. 33°-589103- www.galleryfirmedautore.com-
Associazione Artistico Culturale ESARTE C/so Vitt. Emanuele,139 –95042 Grammichele-
Cell.347-6494106-
F.I.A.F.I. V/le Scala Greca,181/C Siracusa Cell. 347-0363508-

cosi' scrivono di MARIA TERESA MATRAXIA

Un’artista in continuo cambiamento e miglioramento che sceglie per esprimersi e per comunicare non sono la pittura, evanescente e delicata, ma anche la concretezza e la matericità della scultura. In entrambe le sue manifestazioni espressive dominano le forme aperte, non conchiuse e non perfettamente definite nei loro contorni. Forme e soggetti che solo la forza incontrollabile e sempre in mutamento della natura può ispirare perfettamente. Il suo lavoro consiste nel cogliere un singolo momento, attimo di questo continuo e inesauribile movimento naturale per trasmettere tutta la forza e la potenza dell’acqua, del fuoco, della terra in quadri con pochi colori, omogenei,ma intensi, colore che oltre a rappresentare attrae e trasmette sentimenti e profonde emozioni “ Le sfumature che danno vita ai colori”… La natura è sempre alle spalle delle sue ispirazioni nei soggetti per i suoi quadri e nei materiali per le sue sculture. Oggetti studiati seguendo una precisa ispirazione,un’accurata analisi e sperimentazione delle forme e dei materiali da impiegare. Gli smalti, le decorazioni che utilizza rendono ogni pezzo, naturalmente unico e inimitabile, ma caratteristico e tipico della sua apertura, del suo amore per la creazione perenne, per la trasformazione che implica e presuppone un lavoro continuo, incessante,una ricerca che porterà a risultati sempre più raffinati.
Elisabetta Speroni
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Maria Teresa Matraxia, la gentile consorte di Santo Paolo Guccione. Che si tratti di una ceramista mi rendo subito conto; per ciondolo ha un elegante grappolo d’uva, frutto singolare della sua vigna pardon, dalla sua fantasia…. Infatti è di ceramica.
“ Veramente –puntualizza l’estrosa artista-se a lei il ciondolo sembra un grappolo d’uva, io non l’ho realizzato con questo intento, giacchè io creo di getto, senza che faccia intervenire la riflessione, senza fare prima un progetto o uno schizzo; creo per istinto: le cose belle vengono così, senza avere orima una precisa idea di ciò che verrà fuori, come forma e come colore, per cui ciascuno poi può vederci il soggetto che vuole”. Le do ragione: infatti, osservandolo bene, mi da anche l’impressione che rappresenti l’Africa con la varietà del suo deserto e delle sue foreste. A tal proposito lei stessa mi spiega che, pur avendo studiato nella sezione di disegno su tessuto, per la ceramica segue la scuola di Grammichele, che “ è differente da quella di Caltagirone, dove l’indirizzo è stato sempre naturistico, basato sul reale, più tradizionalista, essendo quello dell’Istituto d’arte di Grammichele un indirizzo più moderno, giacchè gli insegnanti di Grammichele sono stati insegnanti molto moderni,hanno portato una consistente innovazione nell’arte della ceramica; hanno insegnato pure il classico, però hanno preferito realizzare cose sempre più nuove e originali”.
A questo punto mi fa tutta una lezione sul procedimento che usa per ottenere la ceramica e sugli smalti metallizzati che usa, lezione che sono costretto a tralasciare per motivi di spazio, anche se ritengo che i miei lettori avrebbero sicuramente avuto interesse ad apprenderlo.
Dal quotidiano “ Libertà “ di Siracusa Prof. A. Messina
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Per Maria Teresa Matraxia – gli oggetti di ceramica hanno perduto la loro funzione originaria legata all’uso domestico e diventano forme eleganti e leggere. Ancora una volta assume particolare rilievo il colore, dal bianco al bruno in una gamma di sfumature che richiamano i colori della natura, per costruire gli oggetti di un mondo fiabesco legato all’immaginazione di un artista versatile e matura. Tornando fuori, nel mondo un po’ grigio e triste del nostro vivere quotidiano, porteremo negli occhi i mondi incantati di un’artista siciliana che ci ha allargato l’orizzonte e ci fa sperare in un futuro migliore.
Rosanna Zaffuto Rovello
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Da anni Maria Teresa Matraxia e Santo Paolo Guccione, conducono una appassionata e costante ricerca nell’arte. L’essere coppia anche nella vita aggiunge a questo loro viaggio una carica umana ed un coinvolgimento affettivo che sicuramente non sono irrilevanti negli esiti dei rispettivi lavori, che si intrecciano nell’apparente diversità dei materiali e delle tecniche, nel filo rosso del gusto per la materia.
Per la Matraxia- la conosciuta” Signora delle lave e delle Gole d’Alcantara”-è, oggi, la ceramica, finora apprezzata attraverso il marito,in forme eleganti e leggere che partono dall’oggetto: coppe, bicchieri,piatti,per negarlo in questa funzione,rivendicando una autonoma identità,senza più riferimento, senza funzione se non quella puramente estetica. In ciò un ruolo essenziale assumono gli smalti; soffuso e lunare bianco perlato; autunnale bruno con schizzi di bianco; pietroso giallo con tracce di oro,in un contrappunto musicale di particolare fascino che fa presupporre ulteriori risultati.
Domenico Amoroso
Direttore Musei Civici Caltagirone
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E’ la forza della natura che appare emergere dalle opere di Maria Teresa Matraxia e Santo Paolo Gruccione. Nella prima per le vie dell’acqua nel cui seno tutto trova vita e linfa per rinascere, nel secondo come energia aggregante che si sprigiona dai legni contorti i cui grovigli si compenetrano e si abbracciano.
Maria Teresa Matraxia fa dell’elemento acqua il punto di riflessione per realizzare delle opere che tendono spesso al monocromo, sviluppando gesti e toni di azzurro che sfuma, che si aggruma e si scioglie in marine impetuose, sempre in movimento, vibranti e intense anche quando il mare sembra distendersi in un ‘apparente calma serenatrice.
Lo stesso paesaggio circostante al mare o quello che cimpone gole che digradano, sembra perdere la sua solidità, realizzato a gesti di pittura che non delimitano, ma si compenetrano in impalpabili sequenze tonali, che finiscono, nella composizione,col farsi acqua. La materia-colore non è usata per descrivere ma per dare emozioni, per creare suggestioni dal forte impatto visivo.
Sottente una simbologia garbata che sottolinea un approccio spirituale che l’artista intrattiene con una natura che è madre, bellezza e fonte inesauribile di vita.
Franco Spena
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Maria Teresa Matraxia predilige la ceramica, ma rifiutandone i limiti tradizionali sia per la metodologia della realizzazione tecnica, sia nelle finalità estetiche, fa ceramica non come attività artigianale e applicata asservita alla funzionalità dell’oggetto, ma come forma espressiva pura. “ astraendo” la morfologia dei manufatti che , purificati, perdono la primogenia connotazione di utensili domestici per divenire sintesi materiche di forma,
spazio,colore, luce, palesando la frequentazione dell’artista anche del mezzo pittorico;
Giorgio G . Guastella
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a presto con la prima Galleria

per ora un omaggio a Maria Teresa